Cambia la proprietà di Innogy: una grande opportunità per il mercato tedesco

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Eon acquista Innogy

“Tutto si trasforma”. Antoine-Laurent Lavoisier non crediamo si riferisse al mercato dell’elettricità quando pronunciò questa frase, ma diciamo che è abbastanza pertinente nel caso che stiamo prendendo in esame. Infatti, è notizia di pochi giorni fa che EON, una delle più grandi aziende di energia al mondo e che ha sede ad Essen in Germania, ha acquistato la compagnia energetica tedesca Innogy SE direttamente dal suo concorrente RWE. Sommario:

Come si è giunti all'accordo per l’acquisizione di Innogy?

Il disastro nucleare di Fukushima in Giappone presenta ancora delle conseguenze. L’accordo attuale, infatti, rientra nel piano di riassestamento del sistema energetico tedesco voluto dal cancelliere Angela Merkel. Il disegno di legge tedesco ha portato alla chiusura totale delle centrali nucleari entro il 2022. I costi per i 4 principali operatori di energia tedeschi (EON, RWE, EnBW e Vattenfall) ammontano a 23.6 miliardi di euro. Le società elettriche tedesche si sono così trovate in una situazione complessa di riassestamento totale del sistema. In aggiunta a questa norma c’è anche da considerare che i cambiamenti del mercato stavano già procedendo per l’introduzione da parte del governo tedesco del piano Energiewende. Le centrali, infatti, hanno dovuto aumentare in maniera considerevole la quota di rinnovabili da loro prodotta in modo da produrre energia pulita. Queste norme portarono alla creazione da parte di EON dell’azienda UNIPER, con il compito di gestione delle proprie centrali che producono energia attraverso metodi convenzionali, e da parte di RWE di Innogy con le funzioni di distribuzione e di produzione di energia tramite l’ausilio di fonti rinnovabili. Attualmente è in corso l’accordo tra EON e la società finlandese Fortum per la cessione dell’ultima quota del 46.65% di UNIPER, la chiusura dell’affare è prevista in questa seconda parte del 2018.

L’accordo tra EON e RWE per la proprietà di Innogy

Analizzando più nello specifico l’accordo, il gruppo tedesco EON acquista il 76.8% di Innogy SE, che rappresenta l’intera quota di proprietà dei RWE. In questo modo la proprietà di Innogy SE cambia. RWE rimane presente all’interno del capitale di EON con una partecipazione del 16.67% che viene ottenuta tramite un aumento di capitale. EON acquista l’azienda attraverso il pagamento di 40 euro per ogni singola azione di Innogy SE. Inoltre si impegna anche al pagamento dei dividendi attesi che ammontano a 3.24 euro per azioni e che riguardano gli esercizi aziendali del triennio 2017, 2018, 2019. L’intera operazione ha avuto un costo per EON di 22 miliardi di euro, non proprio una cifra irrilevante. Per questo, l’acquisto di Innogy SE rappresenta una diretta conseguenza del mercato energetico tedesco. Innogy SE, infatti, fu fondata l’1 di Aprile 2016 e rappresentava l’intera area dedicata alle energie rinnovabili di RWE. All'interno di Innogy SE sono presenti anche i business legati alla distribuzione di RWE. La Borsa di Francoforte ha accettato positivamente l’accordo tra le parti. Il valore di RWE ha avuto una crescita dell’8%. EON invece è salito del 5,3%. L’aumento maggiore lo ha avuto, ovviamente, Innogy che ha visto aumentare il proprio valore del 13,5% Lo spacchettamento delle attività di Innogy ha permesso questa grande operazione che consente ad entrambe i gruppi di ottenere vantaggi. EON può così rafforzare la propria posizione sulle rinnovabili e la distribuzione mentre RWE può concentrare tutti i suoi investimenti solo sulla produzione dell’energia elettrica. L’accordo rappresenta un grande successo per il mercato elettrico tedesco, l’introduzione delle normative del governo contro il nucleare e a favore del sistema delle fonti rinnovabili hanno portato enormi scossoni che, però, con il tempo, le aziende presenti nel sistema stanno assorbendo e, anzi, rendendo di veri e propri asset strategici per i propri piani di business futuri, il tutto in un’ottica “green”.