Detrazioni fiscali per il risparmio energetico
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La Legge di bilancio ha confermato la maggior parte dei bonus previsti per effettuare lavori in casa, come ad esempio acquistare mobili o migliorare il livello di efficienza energetica. Vediamo insieme tutti i bonus casa confermati per il 2023
Già da diversi anni il governo ha stanziato fondi, sotto forma di bonus e agevolazioni, per aiutare le famiglie che vogliono migliorare l'efficienza energetica della propria abitazione, con l'obiettivo di limitare le emissioni inquinanti risparmiando così in bolletta. Le agevolazioni non riguardano solo i lavori per migliorare l’efficienza energetica, ma anche quelli per ristrutturare la propria abitazione o quelli per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Bonus casa 2023: il Superbonus 110%
Il 110%, nel novero delle detrazioni fiscali per il risparmio energetico è previsto per le spese sostenute per interventi finalizzati all’efficienza energetica o alla riduzione del rischio sismico degli edifici. Per poterne usufruire i lavori devono essere conclusi entro il 2023; se terminati entro il 2024 la detrazione non sarà più del 110% ma scenderà al 70%, mentre scenderà ulteriormente al 65% se terminati entro il 2025.
Inoltre per rientrare nella detrazione del 110% è necessario eseguire almeno uno degli interventi trainanti in termini di riqualificazione energetica come:
- Lavori di isolamento termico per almeno al 25% della superficie di un edificio;
- Interventi su edifici singoli e villette per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti per riscaldamento, raffrescamento o fornitura di acqua calda a pompa di calore.
Nel bonus rientrano anche le spese sostenute per lavori condominiali o realizzati sulle parti comuni di edifici composti da due a quattro unità immobiliari, possedute da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche.
I cittadini potranno ottenere le agevolazioni in tre modi diversi:
- Con uno sconto in fattura, effettuato direttamente dalla ditta che esegue i lavori, che anticiperà la cifra necessaria e otterrà successivamente il rimborso sotto forma di credito d’imposta in rate annuali;
- Con la cessione del credito, che permette di cedere la cifra del bonus a enti come le banche e di ottenere la liquidità necessaria per i lavori;
- Con un rimborso come detrazione fiscale, che consiste nella possibilità di recuperare le spese in 5 rate di pari importo.
Ecobonus e bonus ristrutturazione
Tra gli altri bonus disponibili per i lavori nelle abitazioni troviamo l’Ecobonus 65% per interventi di risparmio energetico e il bonus al 50% per interventi di ristrutturazione edilizia. L’Ecobonus, prorogato fino al dicembre 2024, è finalizzato ad aiutare economicamente i cittadini che vogliono impegnarsi a ridurre l’impatto ambientale con lavori mirati a migliorare la propria abitazione. Questo consiste infatti in una detrazione IRPEF o IRES concessa quando si eseguono interventi per aumentare il livello di efficienza energetica di edifici già esistenti.
L’importo viene ripartito in dieci rate annuali di pari importo. Il Bonus ristrutturazione edilizia invece è rivolto ai contribuenti soggetti all’IRPEF, residenti o meno nel territorio dello Stato, che effettuano lavori di ristrutturazione beneficiando di uno sgravio IRPEF pari al 50 per cento della spesa sostenuta, entro il limite di 96.000 euro. Per il 2022 è ancora possibile beneficiare del bonus mobili. Si tratta di una detrazione Irpef utilizzata per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, per allestire e arredare un immobile in ristrutturazione.
La detrazione deve essere calcolata su un importo massimo di 10.000 euro per l’anno 2022, che nel 2023 e 2024 cala sino a giungere a 5.000 euro, compresi di spese di trasporto e di montaggio. La detrazione può essere utilizzata per chiunque acquisti entro il 31 dicembre 2024 mobili ed elettrodomestici nuovi.
Attraverso l'Ecobonus è possibile beneficiare anche del Bonus Domotica per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024. La detrazione è pari al 50% delle spese per l'acquisto e l'installazione di sistemi di automazione per la gestione dell'energia, delle tapparelle, degli impianti di sicurezza, dell'illuminazione e della climatizzazione, dei sistemi di allarme e di videosorveglianza.
Bonus facciate, bonus verde, bonus barriere architettoniche e Sisma bonus
La scadenza del bonus facciate è vicina; la detrazione pari al 60% per gli interventi finalizzati al restauro delle facciate esterne di edifici già esistenti, è difatti disponibile fino a dicembre 2022. Fortunatamente, come visto in precedenza, ci sono altre agevolazioni fiscali confermate sia per il 2023 che per il 2024.
Il bonus verde, chiamato anche bonus giardini, consiste in una detrazione IRPEF del 36% su tutte le spese sostenute per la sistemazione a verde di aree aperte private di edifici esistenti: parliamo quindi di pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi.
Anche il bonus eliminazione barriere architettoniche è stato confermato per il 2023; questo riguarda tutti quegli interventi svolti per l’abbattimento delle barriere architettoniche in edifici già esistenti. L’aliquota però, rispetto al 2022, scende dal 75% al 50%. È applicabile a tutti i lavori destinati ad agevolare i portatori di handicap, per esempio la realizzazione di rampe in condominio, ascensori esterni e montacarichi.
La conferma è arrivata anche per il bonus fotovoltaico che, rientrando nelle logiche del bonus ristrutturazione, consente una detrazione fiscale del 50% della spesa sostenuta fino a 96mila euro entro la fine del 2024. Se l’installazione dei pannelli fotovoltaici rientra però nei lavori relativi alla riqualificazione dell’immobile, allora seguirà le stesse regole delle detrazioni previste per il Superbonus.
Infine è possibile richiedere ancora le agevolazioni del sisma bonus, la detrazione usufruibile per interventi di ristrutturazione su immobili che si trovano in zone considerate a rischio sismico.