Il governo stanzia 9,8 miliardi alle aziende per il caro energia
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Il governo ha deciso di stanziare circa tre quarti delle risorse attribuibili al decreto Aiuti Ter alle aziende. Questi soldi saranno utili per gli sconti fiscali, alleggerendo i costi rincarati di luce e gas. A differenza dei precedenti provvedimenti, questo aumenta la portata degli sgravi, non solo per le grandi imprese ma anche per piccole e medie.
Ampliamento del credito di imposta sulle bollette
Grazie al decreto Aiuti Tar si allarga il credito d’imposta. In poche parole si tratta di una formula tramite la quale lo Stato può ridare alle imprese gran parte di quanto speso in energia, rinunciando a una fetta di tasse che le aziende dovrebbero pagare. In arrivo sconti per bar, ristoranti, negozi e piccole attività sulle bollette di luce e gas. Quindi non solo per le grandi aziende dei settori nell’industria dell’acciaio o della ceramica, come accaduto finora. L’agevolazione sarà ancora più grande ricomprendo rincari più ampi.
Il Governo ha capito la difficoltà delle imprese nel restare in piedi ed ha quindi stanziato un in’intervento di 9,8 miliardi ovvero tre quarti dei 14 miliardi di soldi pubblici erogati per affrontare l’aumento dei prezzi nell’attesa di realizzare il piano europeo a lungo termine che prevede un mondo senza combustibili fossili entro il 2050.
Aiuti per le piccole e le grandi aziende
La brutta notizia è che l’aiuto sarà valido solo per i mesi di ottobre e novembre. Per le piccole imprese verrà coperto il 30% a patto che dimostrino di aver speso più del 30% nello stesso periodo nel 2019. Per le industrie dove i consumi energetici sono più corposi l’intervento sarà maggiore: il 40% di quanto speso, ora era il 25%.
Come funziona lo sgravio
Il credito di imposta compre solo la voce in fattura specifica al consumo di energia, escludendo quindi i tributi e non coprendo la bolletta per intero. Il modo più semplice per ottenerlo è la via della compensazione. In poche parole se il costo è 100 bisognerà pagare 60 o 70.
Quanto tempo occorre per lo sconto?
Le tempistiche sono ancora un argomento in alto mare. Nell’ultimo decreto non vi è ancora una parte che indica con esattezza i tempo del rimborso. L’ipotesi più accreditata è che passeranno mesi e che sicuramente non avverrà prima di gennaio.