Quali sono le Fonti d'Energia non rinnovabili?

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Fonti non rinnovabili
Fonti non rinnovabili

Cosa si intende per fonti non rinnovabili e quali sono le più diffuse nel mondo? In questo articolo analizzeremo le principali energie non rinnovabili, quali conseguenze determinano sull'ambiente e come si differenziano dalle fonti di energia pulita.

Energia non rinnovabile, cos'è?

Le risorse utilizzate per produrre energia si dividono in due macro categorie: fonti rinnovabili e fonti non rinnovabili. Le principali differenze tra questi due tipi di risorse sono essenzialmente tre, ovvero la disponibilità nel tempo, i costi di produzione e trasporto e l'impatto su ambiente e salute delle persone. Entriamo ora nei dettagli per analizzare nello specifico le fonti di energia non rinnovabili. Le energie non rinnovabili sono generate da fonti destinate ad esaurirsi nel tempo, a differenza dell'energia pulita che è potenzialmente infinita. Tra le fonti non rinnovabili si trovano i combustibili fossili: carbone, petrolio, gas naturale, uranio e plutonio. Al momento attuale circa l'80% del fabbisogno energetico mondiale viene soddisfatto dai combustibili fossili, il cui progressivo esaurimento sta producendo da un lato un aumento del prezzo della materia prima, dall'altro il continuo sfruttamento di ecosistemi e aree protette per la ricerca di nuovi giacimenti di materie prime. Se le fonti non rinnovabili dovessero esaurirsi ciò comporterebbe una paralisi energetica a livello mondiale, per questo è prioritario aumentare la produzione di energia pulita e integrarla quanto più possibile negli utilizzi industriali e domestici.

Un grande aspetto che caratterizza negativamente l'utilizzo delle risorse non rinnovabili è quello legato all'inquinamento ambientale. Lo sfruttamento di queste energie genera un continuo rilascio di sostanze tossiche nell'atmosfera, causando un aumento delle emissioni di CO2 e dell'effetto serra. Questo, unito alla deforestazione, provoca un surriscaldamento globale del pianeta, con effetti devastanti sugli ecosistemi, dallo scioglimento dei ghiacci, alla desertificazione, dall'estinzione di migliaia di specie animali e vegetali, all'aumento di disastri naturali.

Una delle soluzioni è quella di utilizzare mezzi alternativi, i quali non implichino lo spreco di energie tossiche, come il bike sharing o l'utilizzo di auto elettriche.

Principali fonti non rinnovabili, petrolio carbone e gas

Il petrolio rappresenta la principale fonte di energia nel mondo, con una produzione annua che si aggira intorno ai 2,5 miliardi di tonnellate pari al 40% del consumo energetico globale. Il petrolio viene estratto principalmente in tre macro aree ovvero Medio Oriente, Nord America e CSI e la sua esauribilità è stata fissata intorno al 2050. La seconda fonte non rinnovabile più utilizzata è il carbone, che copre circa il 27% dei consumi energetici mondiali oltre ad essere il combustibile fossile più diffuso. Il carbone, a seconda della sua provenienza, si distingue in due categorie: i carboni fossili, formatisi in natura e i carboni artificiali, realizzati dall'uomo.

La diffusione del carbone si deve in parte al suo basso costo di produzione (circa 30 - 40% in meno rispetto a petrolio e gas), oltre alla possibilità di riconvertirlo in combustibile liquido e gassoso ad alta efficienza. Di contro vi è l'alto tasso di inquinamento del carbone, superiore a quello di petrolio e gas, a causa delle emissioni di C02 e ossido di zolfo derivanti dalla sua combustione. La terza fonte di energia non rinnovabile più sfruttata è il gas naturale che copre circa il 23% del fabbisogno mondiale e che viene estratto principalmente in soli tre nazioni, Russia, USA e Canada. Tra i combustibili fossili è forse quello relativamente meno dannoso per l'ambiente, controbilanciato però da un elevato costo di trasporto, con una previsione di esauribilità fissata intorno al 2060.

Per approfondire l'argomento consulta l'articolo sulla transizione ecologica in un mondo basato sulle fossili pubblicato da MicroMega, da molti anni la più importante rivista italiana di approfondimento culturale e politico.

Differenza tra energie rinnovabili e non rinnovabili

A differenza dei combustibili fossili, le fonti di energia rinnovabile sono in grado di rigenerarsi in continuazione, e sono quindi inesauribili a difesa dell'ambiente. Tra le fonti di energia pulita troviamo l'energia solare, idroelettrica, eolica, geotermica e le biomasse. Sono fonti a basso impatto ambientale e rappresentano un beneficio enorme sia per l'ecosistema che per la salute dell'essere umano. Particolarmente diffusi in ambito domestico sono i pannelli fotovoltaici in grado di trasformare la luce solare in energia per poi essere utilizzata all'interno dell'abitazione. Le energie rinnovabili rappresentano la seconda fonte di energia elettrica al mondo e, in particolare, è proprio l'energia solare a trainare la crescita delle rinnovabili. Ad oggi, le fonti di energia rinnovabile rappresentano il 26% del fabbisogno energetico mondiale, con l'obiettivo di raggiungere almeno il 30% entro il 2024. Un traguardo ambizioso ma necessario se si vogliono raggiungere gli obiettivi minimi a lungo termine e contrastare il cambiamento climatico.

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