Aumento bollette 2022: perché luce e gas costeranno di più?
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Purtroppo il trend negativo che ha visto aumentare significativamente i prezzi di luce e gas nell’ultimo trimestre del 2021, è confermato anche per i primi tre mesi del 2022. Per poter porre rimedio servirebbe un governo dalle spalle larghe, pronto a farsi carico delle difficoltà di milioni di cittadini. Ma si sa, quando si parla di politica ed energia ci si va sempre a destreggiare in un campo minato.
A produrre i rincari è innanzitutto il particolare momento storico che stiamo attraversando.
Tre sono le determinanti:
- l’aumento dei costi delle materie prime
- il contestuale aumento dei costi delle aziende che producono energia
- la crisi economica globale scatenata dalla pandemia.
Non si sono fatte attendere le proteste dei sindaci di tutta Italia, come riporta Info Media News e la protesta di Sulmona. Inoltre si registra non solo un rincaro sulle bollette dell'energia ma anche il costo produzione del cibo come denunciato da Coldiretti Campania. Per informazioni utili relative al caro energia è possibile consultare il giornale Voce di Popolo che offre importanti articoli al riguardo.
Terre Nostre riporta invece la notizia di come Assisi abbia dovuto spegnere la Rocca Maggiore a causa del caro luce.
Le cause degli incrementi in bolletta
Confartigianato reclama interventi tempestivi per evitare un'ecatombe delle imprese e di tutti i cittadini italiani. Andiamo ad analizzare meglio costa sta accadendo.
Come sempre l’aumento del prezzo di un bene si verifica quando la domanda supera l’offerta.
Il bene in questione è il gas.
La domanda di gas in Europa è cresciuta per diverse ragioni:
- l’assottigliamento progressivo delle scorte
- la richiesta elevata, avvenuta in tempi molto rapidi, per la ripresa delle attività produttive dopo il blocco e il rallentamento dovuti alla pandemia
- la riduzione delle esportazioni da parte della Russia verso l’Europa a favore del mercato asiatico
- la riduzione sensibile dei venti nell’area del Nord e del Baltico che ha penalizzato Paesi come l’Inghilterra che hanno investito molto sull’eolico e il solare
- il notevole aumento dei prezzi dei permessi per emettere anidride carbonica: questi sono rilasciati dalle autorità europee in numero limitato e vengono poi scambiati tra le aziende (quelle meno inquinanti possono vendere i propri alle industrie che producono più emissioni). Il tutto con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale. La quantità di permessi viene periodicamente ridotta col conseguente aumento di prezzo. Questo si traduce in costi maggiori sulle bollette.
In Italia il gas naturale è impiegato per produrre circa il 40% dell’energia elettrica.
Di conseguenza l’aumento significativo del suo costo si riflette su quello dell’elettricità.
Pur tenendo presente che la bolletta è “una somma” della componente energia (la materia prima) e delle spese necessarie per:
- dispacciamento
- trasporto
- gestione del contatore
- oneri di sistema.
Alcuni fornitori hanno dato la possibilità di rateizzare le bollette vista la particolare situazione.
Come è possibile risparmiare sulla bolletta di casa? Qualche consiglio utile…
È proprio per “contenere” questi elementi “accessori” che in Italia sono stati stanziati 3,4 miliardi.
E che sarà incrementato il bonus a sostegno delle famiglie a più basso reddito.
Inoltre, a detta dell’ARERA -l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente- l’offerta di gas in Europa potrebbe aumentare, e il costo ridursi, qualora l’attuale differenziale positivo tra i prezzi europei e i prezzi asiatici dovesse permanere, incentivando le forniture di GNL verso il Vecchio continente, a più alto profitto rispetto all’aria asiatica.
Ma ci sono anche altri accorgimenti che i consumatori possono adottare per contenere il caro prezzi (stimato in oltre 1.000 euro in più a famiglia per il solo 2022).
Si tratta, in primis, delle soluzioni che adoperano energie verdi e rinnovabili:
- solare fotovoltaico
- eolico: pale eoliche e turbine usano la forza cinetica del vento per produrre energia meccanica, da cui si genera poi quella elettrica
- geotermico: sfrutta il calore naturale della Terra, trasformato in energia elettrica dalle centrali geotermiche
- idroelettrico: tramite turbine, viene trasformata in elettricità l’energia cinetica prodotta da cascate, fiumi, onde e maree; a produrre l’energia sono le centrali idroelettriche
- biomasse: generata dagli scarti prodotti dall’uomo, quest’energia permette di ottenere calore ed elettricità, oltre a combustibili liquidi per aziende di trasporto e industrie manifatturiere
- energia oceanica.
E, in secondo luogo, si tratta di adottare comportamenti “virtuosi” per ottenere una casa meno energivora:
- usare lampadine a LED: consumano fino al 50% in meno delle lampadine tradizionali e hanno anche il vantaggio di alleggerire la bolletta
- scegliere elettrodomestici a basso consumo (A+, A++ e A+++)
- spegnere tutti i dispositivi non in utilizzo (computer, smartphone, Tv, etc.), che possono consumare una grande quantità di energia in relazione al consumo totale
- scegliere tariffe fisse di fornitura
- prediligere un fornitore di luce e gas green: in tanti credono che per avere energia sostenibile a casa sia necessario fare degli interventi di ristrutturazione, mentre in realtà l’energia green non comporta alcun cambiamento dell’impianto elettrico o del contatore, né costi di attivazione. Nemmeno è difficile richiedere il passaggio, perché è sufficiente contattare il proprio fornitore e comunicare che si vuole cambiare tipo di fornitura.
Sarebbe dunque il caso di pensare seriamente ad un cambiamento anche a livello domestico.
Come del resto sta avvenendo su larga scala, a livello mondiale.
L’energia rinnovabile piace perché riduce l’impatto ambientale, ma soprattutto perché conviene da un punto di vista economico, contribuendo ad abbassare i costi di approvvigionamento…