Il condizionatore non parte: i guasti più comuni da verificare prima di chiamare un tecnico


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Accendi il telecomando, premi il pulsante… ma nulla. Nessun suono, niente aria fresca: il condizionatore non parte. Un guasto? Non necessariamente. Nella maggior parte dei casi il problema è più semplice di quanto sembri e si può risolvere con qualche controllo di base.
Alimentazione assente o instabile
La prima verifica da fare è quella elettrica. Il condizionatore potrebbe non ricevere corrente per cause banali:
● Salvavita scattato
● Presa di corrente difettosa
● Interruttore sezionato non attivo
Molti modelli recenti dispongono di protezioni che bloccano l’accensione in caso di tensione instabile. Prima di pensare al peggio, controlla che tutto sia correttamente alimentato.
Telecomando fuori uso
Può sembrare ovvio, ma capita spesso: il telecomando ha le batterie scariche o non trasmette più il segnale. Anche una semplice caduta può danneggiare l’infrarosso. Cosa fare:
● Sostituire le batterie
● premere i tasti vicino al sensore
● verificare che la modalità selezionata sia “cool” e non solo “ventilazione”
Filtri sporchi che bloccano il sistema
Se i filtri sono intasati, l’apparecchio può bloccarsi per proteggere il motore. Apri lo sportello, estrai i filtri e lavali sotto acqua tiepida. Dopo averli lasciati asciugare bene, reinstallali. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, un sistema di climatizzazione con filtri sporchi può favorire la diffusione di polveri sottili e allergeni. Meglio prevenire con una pulizia periodica, ogni 3-4 settimane in estate.
Timer attivo o impostazioni errate
Se il condizionatore non parte ma il display funziona, controlla che non sia attivo un timer di accensione/spegnimento. A volte basta aver sfiorato un tasto per impostare inavvertitamente una programmazione. Controlla anche la temperatura impostata: se è troppo alta rispetto a quella dell’ambiente, l’unità non si avvia.
Problemi ai sensori o alla scheda elettronica
Se il display è acceso ma il condizionatore resta silenzioso, potrebbero esserci problemi alla scheda elettronica, ai relè o ai sensori di temperatura. Questi guasti non sono rilevabili a occhio nudo. Quando il climatizzatore non si accende più, soprattutto dopo che si sono esclusi i problemi più comuni, è probabile che ci sia un guasto al circuito di controllo o una perdita di gas. In questi casi è necessaria una diagnosi con strumenti specifici, eseguibile solo da personale qualificato.
Blocco del compressore o refrigerante insufficiente
Se il condizionatore si avvia ma si spegne subito, o non produce aria fredda, è possibile che il compressore sia bloccato oppure che manchi il gas refrigerante. Alcuni modelli interrompono automaticamente il funzionamento se rilevano pressione insufficiente nel circuito. L’intervento in questi casi è riservato a tecnici certificati F-GAS, come richiesto dal Regolamento UE 517/2014, ne sottolineano l’importanza i professionisti dell’azienda del settore riscaldamento Sabic, in questo articolo sul nuovo regolamento F-gas 2025.
Anomalie dopo un blackout
Dopo un’interruzione di corrente, alcuni climatizzatori restano bloccati in modalità protezione. Attendere 5-10 minuti può essere sufficiente, ma se il problema persiste è probabile che si sia danneggiato un componente elettronico.
Manutenzione regolare = meno guasti
Molti blocchi si evitano con una semplice manutenzione programmata:
● Pulizia periodica dei filtri e delle griglie
● controllo delle batterie del telecomando
● verifica della tenuta del circuito refrigerante
Quando è il momento di chiamare un tecnico?
Hai controllato le batterie del telecomando, ripulito i filtri, verificato l’alimentazione elettrica e rivisto tutte le impostazioni, ma ancora niente. Il climatizzatore resta muto, magari con un display spento o una spia lampeggiante. Oppure si accende per qualche secondo e poi si spegne senza motivo, lasciando solo un leggero ronzio o un silenzio sospetto. A quel punto è il caso di fermarsi. Continuare a insistere, premere tasti a caso o staccare e riattaccare la corrente può solo peggiorare la situazione. Dietro a un comportamento anomalo si nascondono spesso guasti seri: una perdita di gas refrigerante, un corto circuito, un sensore in tilt, una scheda elettronica da sostituire. Sono problemi che non si risolvono con il fai-da-te. È proprio in questi momenti che consigliamo di affidarsi all’esperienza di un tecnico qualificato, in grado di individuare con precisione la causa del malfunzionamento e intervenire senza compromettere l’intero impianto.