Il futuro della mobilità è green
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Nel contesto dell'urgente necessità di affrontare i cambiamenti climatici e ridurre l'inquinamento atmosferico, la mobilità sostenibile emerge come un pilastro fondamentale per un futuro più verde e resiliente. In questo articolo esploreremo il panorama della mobilità sostenibile, analizzando le innovazioni tecnologiche, le politiche pubbliche e le sfide da affrontare per promuovere un sistema di trasporto eco-friendly e accessibile a tutti. Dalla crescita dei veicoli elettrici alla promozione di modelli di trasporto condiviso, ci immergeremo in un viaggio verso una mobilità più pulita e responsabile
Mobilità sostenibile in Italia
In Italia il settore dei trasporti è responsabile del 49% delle emissioni inquinanti e la maggior parte delle polveri sottili disperse nell’atmosfera derivano dal traffico stradale. In un’epoca come quella che stiamo vivendo, il tema della mobilità sostenibile rappresenta una delle grandi sfide per ridurre sensibilmente il traffico. Migliorare la qualità dell’aria, prevenire il degrado urbano e tagliare i consumi energetici, abbandonando progressivamente i combustibili fossili. Per riuscirci è fondamentale integrare i diversi mezzi di trasporto pubblico, potenziare la rete delle piste ciclabili e promuovere tra i cittadini tutte quelle forme di condivisione dei veicoli (sharing mobility) che stanno facendo gradualmente il loro ingresso nelle nostre città. Qualsiasi cosa, insomma, purché si lasci a casa l’automobile.
La parola d’ordine oggi diviene “micro mobilità”. In città le e-bike e i monopattini elettrici si trovano ovunque con la possibilità di essere prenotati con pochi clic sullo smartphone. Oltre alla possibilità di sfruttare i vantaggi dello sharing mobility, tra i molti finanziamenti green previsti dal governo grazie all'Ecobonus, vi è il bonus mobilità con l'obiettivo di ridurre le emissioni di C02 e favorire la mobilità sostenibile, prevedendo rimborsi riguardo l'acquisto di nuove auto elettriche e la rottamazione.
I principali trend della smart mobility
- Guida autonoma: Per ora, il sistema di guida autonoma di Tesla denominato Autopilot è l’esempio più avanzato in questo senso, seguito da quello dell’azienda americana Waymo in collaborazione con FCA ed il sistema di auto a guida autonoma sviluppato da Google. La guida autonoma è un complesso sistema di telecamere, sensori, radar, connessione iperveloce, centraline e computer di bordo;
- Connessione 5G: L'utilizzo di dati cresce in maniera esponenziale e il 5G sembra l'unico modo che permetterà di far fronte alle richieste, con stime per il 2024 che parlano di un incremento del traffico mobile pari a 63 volte quello registrato nel 2013 (ovvero 136 Mld di Gigabytes). Entro 5 anni un quarto di tutti questi dati viaggeranno esclusivamente tramite le reti 5G, a supporto ci saranno comunque gli attuali network che resteranno operativi;
- Auto elettrica: La transizione è in atto, anche dal punto di vista delle infrastrutture con la mobilità elettrica che sta registrando un accelerata grazie anche ai nuovi incentivi statali che si sommano agli “Ecobonus” decisa in un momento nel quale, soprattutto in Europa sono sempre più ferree le normative sulle emissioni delle auto a combustione interna.
Sfide future
A partire dal 2025, il regolamento (UE) 2019/631 introduce nuove sfide riguardanti le emissioni di CO2 nell'Unione Europea. Si prevede una diminuzione del 15% entro il 2025 per auto e furgoni, seguita da obiettivi più ambiziosi entro il 2030, con una riduzione del 50% per i furgoni e del 55% per le auto rispetto al livello del 2021. Il regolamento stabilisce anche che le nuove auto e furgoni dovranno avere emissioni a zero CO2 entro il 2035.
Questi traguardi richiederanno un notevole aumento della presenza di veicoli elettrici sulle strade. L'adozione di auto elettriche, comprese le varianti a batteria (BEV) e ibride plug-in (PHEV), sta gradualmente crescendo nel mercato dell'UE. Da soli 600 nuove immatricolazioni nel 2010, si è passati a circa 1,74 milioni nel 2021, rappresentando il 18% delle nuove immatricolazioni. Nel 2022, questa percentuale è aumentata fino a quasi il 22%, segnalando una costante adozione di veicoli elettrici.