In Italia cresce la voglia di auto elettrica
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La motivazione principale riguarda l’elevato costo dei carburanti per le termiche: gli italiani prediligono elettriche e ibride, ma chiedono un’infrastruttura di ricarica adeguata Oltre 15mila intervistati di 20 Paesi, tra cui l’Italia, sono stati protagonisti di un sondaggio condotto da EY, in cui è venuto fuori che il 55% di chi intende acquistare un’auto opterà per un modello elettrico o ibrido.
La fiducia verso auto elettriche e ibride
Secondo l'ultimo EY Mobility Consumer Index 2023, in Italia la fiducia dei consumatori nei confronti dei mezzi elettrificati è aumentata del 70%. Più in generale, guardando alla propensione all’acquisto di un nuovo veicolo, il nostro Paese vede un deciso incremento rispetto ai dati dello scorso anno con circa il 55% dei rispondenti che vorrebbero acquistare una nuova auto nei prossimi 24 mesi, in aumento del 16% circa quest’anno rispetto al 2022. In termini di tipologia di veicolo, gli italiani prediligono auto di media/bassa gamma rispetto a Suv e modelli premium. Guardando nel dettaglio alla motorizzazione, la propensione all’acquisto di veicoli full electric cala leggermente rispetto al 2022 (dal 23% al 21%), mentre rimane stabile la propensione al plug-in, equivalente al 22% e superiore alla media globale (12%). Il mercato delle auto green rimane comunque fortemente attivo.
Motivi per acquistare e motivi per non acquistare
Tra i principali motivi dietro all’acquisto di veicoli BEV nel Paese, l’aumento dei prezzi dei carburanti è in testa con il 40%; al secondo posto, le tematiche di sostenibilità ambientale (38%), assieme a quelle di incentivazione monetaria e sussidi. Ma c’è anche l’altro lato della medaglia. Tra le motivazioni che limitano l’acquisto di un’elettrica, infatti, la più forte è la percezione di un’infrastruttura di ricarica non ancora adeguata (40%). Il fattore costo d’acquisto della vettura è oggi infatti meno impattante nel passaggio al mondo 100% elettrico (42%) rispetto a due anni fa (in cui si sfiorava il 60%) grazie ai sussidi all’acquisto previsti e al progressivo calo dei prezzi di acquisto, come terzo fattore indicato dai consumatori, e il range di autonomia è comunque un punto critico ancora percepito dai clienti (30% circa).