Downgrade del Bonus 50% Ristrutturazioni: cosa cambierà e perché conviene approfittarne ora

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Ristrutturare casa grazie agli incentivi
Ristrutturare casa grazie agli incentivi

Notizia delle ultime settimane, un po' passata in sordina ma particolarmente rilevante per il settore edilizio, è la scelta di effettuare un progressivo downgrade sul Bonus Ristrutturazioni, attualmente fissato al 50%, che vedrà ridursi l'aliquota disponibile già a partire dal prossimo anno.

Questa modifica è stata prevista dall'art. 9 bis, comma 8, del Decreto Legge n. 39/2024, convertito con modificazioni dalla Legge n. 79/2024.

Vediamo adesso nel dettaglio cosa prevede questa riduzione e le motivazioni dietro a queste decisioni.

  • Fino al 31 dicembre 2024: L'aliquota di detrazione rimane al 50% per le spese sostenute, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare.
  • Dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2027: L'aliquota sarà ridotta al 36%, con un limite di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare.
  • Dal 1° gennaio 2028 al 31 dicembre 2033: L'aliquota sarà ulteriormente ridotta al 30%, mantenendo il limite di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare.

Ma quali sono le motivazioni dietro alla riduzione di questo bonus fiscale?

Il downgrade del Bonus Ristrutturazioni è motivato principalmente da ragioni economiche e politiche.

Come risaputo, la gestione dei bonus fiscali nel nostro Paese non è stata sempre rosea, e soprattutto il noto bonus 110 è costato alle casse dello Stato 122,6 miliardi di euro di detrazioni fiscali.

Una cifra davvero troppo importante, che ha portato il governo alla decisione di ridurre gli oneri finanziari derivanti dai bonus edilizi, per non gravare oltre sulle casse statali.

Riducendo l'aliquota del Bonus Ristrutturazioni, il governo punta anche a promuovere un uso più efficiente delle risorse pubbliche, incentivando interventi più mirati con un impatto maggiore sull'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici.

Va anche detto che questa riduzione fa parte della transizione verso un nuovo "Bonus Unico", che mira a semplificare e razionalizzare le attuali misure di agevolazione fiscale per l'edilizia.

Infine, questa misura è in linea con le politiche fiscali europee richieste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dell'Unione Europea, che mira a garantire la sostenibilità e la coerenza delle misure fiscali italiane con gli obiettivi europei di stabilità economica e finanziaria.

Interventi coperti attualmente dal Bonus 50%

Ma, dato che parliamo di questa detrazione fiscale, ricordiamo brevemente quali sono gli interventi edilizi coperti dal bonus 50.

  • Manutenzione ordinaria e straordinaria: Sostituzione e riparazione di impianti elettrici, idraulici e di riscaldamento, installazione di nuovi serramenti.
  • Restauro e risanamento conservativo: Recupero di facciate, tetti, pavimenti e altri elementi strutturali dell'edificio.
  • Ristrutturazione edilizia: Modifica della distribuzione degli spazi interni, ampliamento di una stanza o creazione di nuove aperture.
  • Riqualificazione energetica: Installazione di impianti di riscaldamento a basso consumo energetico, isolamento termico dell'edificio comprese le intercapedini, installazione di pannelli solari o fotovoltaici.
  • Interventi sugli immobili danneggiati da calamità naturali: Ripristino degli immobili a seguito di eventi sismici, alluvioni, ecc.
  • Eliminazione delle barriere architettoniche: Installazione di ascensori o montacarichi, adeguamenti per l'accessibilità di persone con disabilità.
  • Prevenzione degli atti illeciti: Installazione di sistemi di sicurezza come antifurti e telecamere.
  • Riduzione dell'inquinamento acustico: Installazione di infissi a isolamento acustico.
  • Bonifica dall'amianto: Rimozione di materiali contenenti amianto.
  • Interventi anti-infortunio: Installazione di dispositivi di sicurezza come parapetti e scale di sicurezza.
  • Acquisto o realizzazione di box auto e posti auto pertinenziali: Spese per la realizzazione o l'acquisto di box auto e posti auto correlati all'abitazione.

Per accedere al bonus, è necessario seguire alcune procedure specifiche.

Innanzitutto, bisogna conservare tutta la documentazione relativa alle spese sostenute, come fatture e ricevute fiscali.

I pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico bancario o postale, indicando nella causale del bonifico il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il riferimento alla normativa che prevede tale agevolazione.

Inoltre, è obbligatorio presentare una comunicazione sul portale dell'ENEA per gli interventi di riqualificazione energetica. La domanda deve essere inviata entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Seguendo queste modalità, potremo usufruire della detrazione fiscale del 50%, che sarà ripartita in 10 quote annuali dello stesso importo e andrà indicata nella dichiarazione dei redditi del soggetto che sostiene le spese per la ristrutturazione.

Cosa consigliamo di fare, visto il downgrade del bonus 50 da fine anno

Bonus fiscali in progressiva diminuzione: cosa conviene fare nella pratica?

Chi è interessato ad effettuare interventi di coibentazione termica per migliorare l’efficienza energetica del proprio edificio (e sarebbe utile farlo, indipendentemente dai bonus, considerando i vantaggi che se ne ottengono in termini di benessere termico percepito e risparmio in bolletta), è bene che non perda tempo.

Fino al 31 dicembre 2024, è possibile beneficiare dell'aliquota del 50%, con un limite massimo di 96.000 euro per unità immobiliare, senza alcuna limitazione.

Tuttavia, già dal 1° gennaio del prossimo anno, vedremo una progressiva riduzione nel corso degli anni, che renderà la detrazione fiscale meno conveniente.

È quindi essenziale valutare se anticipare i lavori per sfruttare l'aliquota più alta. 

Facciamo un esempio pratico: volete isolare termicamente il vostro edificio? Potete sicuramente farlo e sfruttare fino alla fine dell’anno la detrazione al 50%, ma ad anno nuovo (a meno di improvvisi cambiamenti nei prossimi mesi), avrete una detrazione disponibile più bassa.

In realtà sarebbe disponibile anche un’altra tipologia di detrazione, al 65%, ma confrontando le modalità di accesso, quella al 50% risulta essere più conveniente, in quanto:

  • Non richiede pratiche complesse per accedervi;
  • Non è soggetta a controlli restrittivi;
  • Non richiede pratiche costose.

Approfittate, dunque, di questi ultimi mesi e potrete accedere a una detrazione fiscale dall’importo sicuramente meno appariscente, rispetto al tanto sponsorizzato 110, ma che vi consentirà di effettuare gli interventi che desiderate, senza complicazioni, e contribuendo a ristrutturare al meglio la vostra casa!