Voltura delle utenze? Come fare quando si compra casa
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Traslocare non è un compito facile, soprattutto per chi ha sempre vissuto nella stessa casa e si trasferisce per la prima volta. La situazione richiede organizzazione e pianificazione: dalla separazione di tutti gli oggetti personali all'assunzione di un'azienda per effettuare il trasporto, senza contare le ore che passerai a decidere cosa portare con te o cosa buttare. Per non parlare di tutti gli allacciamenti di luce, gas e acqua. La lista di cose da fare sempre essere infinita!
Oh sì… È davvero stancante!
Con alcuni accorgimenti, il tuo trasloco sarà facile e veloce. Per cui, in questo articolo, approfondiremo come fare la voltura delle utenze, i suoi costi e tempi tecnici.
Voltura delle utenze: come fare?
Il trasferimento delle utenze ad una nuova proprietà potrebbe essere un processo complicato, soprattutto quando la persona non sa esattamente cosa fare. Nella maggior parte dei casi, non è più necessario recarsi fisicamente agli sportelli per apportare delle modifiche, ma si può fare tutto comodamente da casa, poiché molte aziende offrono la voltura attraverso i loro siti web. Se ti stai chiedendo come fare, ora ti spiegheremo passo per passo. Ma intanto facciamo chiarezza su due concetti molto importanti: voltura e subentro.
Qual è la differenza tra voltura e subentro?
La voltura è un processo che viene effettuato nel caso in cui ci sia un contatore e un contratto di fornitura attivo, e devi solo cambiare l'intestatario dell'utenza. Il subentro, invece, accade nel caso sia presente un contatore ma il contratto precedente è stato cancellato. Allora devi riattivare le forniture grazie ad un subentro, analogo alla richiesta di attivazione. Parliamo di fatti: se ti stai trasferendo in un appartamento in affitto, probabilmente l'energia elettrica sarà già stata interrotta. Questo perché gli inquilini solitamente chiedono la chiusura del conto insieme alla fine del contratto, in modo da non rischiare di pagare debiti. In questo caso, bisogna fare un subentro. Se, invece, ti stai trasferendo in una casa di proprietà appena acquistata, probabilmente le forniture di gas, acqua e luce sono ancora attive e funzionanti. Per cui servirà richiedere la voltura delle utenze.
Perché serve fare la voltura delle utenze?
Quando un immobile viene venduto, è necessario che tutte le utenze vengano trasferite al nuovo proprietario. Questo vale per luce, acqua e gas ma anche compagnie telefoniche. È una procedura essenziale per chiunque vada ad abitare in una nuova proprietà, che sia acquistata o affittata. Grazie a Internet, fare una richiesta di voltura è molto semplice, giacché con semplici passaggi online è possibile completare la pratica. Per i meno esperti, si possono fissare appuntamenti telefonici per la procedura guidata insieme ad un consulente.
Come si fa il cambio delle utenze?
Come accennato, la pratica può essere eseguita online e la documentazione specifica può variare da caso a caso, generalmente però si richiede:
- il codice POD (nel caso di voltura luce) o codice PDR (voltura gas): questi sono codici da 14 caratteri presenti solitamente nella parte in alto a sinistra delle varie bollette o sul contratto.
- Codice fiscale del presente intestatario.
- Ultima lettura del contatore nonché il consenso dei vincoli contrattuali presenti.
- Dati anagrafici tra cui nominativo, data di nascita e indirizzo dell’immobile e una copia di un documento di identità valido.
- Codice IBAN (sempre ovviamente del nuovo titolare) in caso si voglia effettuare la domiciliazione bancaria.
- Attestato di legittimità della domanda per mostrare che si ha diritto, essendo il proprietario o il locatario dell’immobile, nell’avviare la procedura.
Chi paga la voltura delle utenze e quali sono i costi?
I prezzi per l’esecuzione della voltura possono essere variabili a seconda del mercato e delle compagnie di fornitura e sono a carico del nuovo proprietario. Solitamente viene richiesta una somma fissa di €25,81 per gli oneri amministrativi, €23 di correspettivi commerciali e €16 di imposta di bollo. Oltre alle cifre sopraindicate, viene calcolato anche il 22% IVA sull’importo e altri costi aggiuntivi derivanti dal mercato libero. Gli importi saranno addebitati direttamente nella prima bolletta. Occhio ad eventuali vincoli non ben chiari, per evitare di trovare eventuali cauzioni richieste secondo il Regime di Maggior Tutela.
Qual è il tempo d’attesa per la voltura
Anche in questo caso, i tempi variano a seconda del periodo in cui si inoltra la richiesta. Se parliamo di voltura effettiva, i tempi sono da un minimo di quattro giorni fino ad un massimo di trenta giorni lavorativi. Solitamente il cambio di intestazione avviene entro un paio di settimane dall'invio della richiesta. Durante la voltura si può cambiare la potenza e tensione del contratto? Durante il periodo di richiesta non è possibile eseguire nessun cambio del tuo contattore. Si potrà richiedere, in un secondo momento, la modifica della potenza e della tensione, dopo che avrai ricevuto la conferma di avvenuta intestazione.