Inquilino Moroso: cosa fare in caso di distacco utenze?
In un periodo di crisi come questo possono verificarsi varie spiacevoli situazioni riguardanti il mancato pagamento delle utenze.
Negli articoli precedenti abbiamo esaminato varie fattispecie come il caso della bolletta Enel non pagata oppure quando i fornitori provvedono al distacco della fornitura. In questo articolo prendiamo in esame la fattispecie del distacco utenze inquilino moroso. Una situazione purtroppo più comune di quello che uno pensa e che può anche ripercuotersi, involontariamente, sul padrone di casa.
Inquilino moroso distacco utenze: come si verifica questa situazione?
Può capitare di trovarsi nella situazione di affittare il proprio immobile ad un inquilino che non provvede ai normali pagamenti. In questo caso si può procedere alla procedura di sfratto per l’inquilino moroso.
La fattispecie rappresenta una richiesta formale con la quale il padrone di casa richiede, attraverso un legale che lo rappresenti, al Giudice del Tribunale Ordinario Civile l’attuazione di un provvedimento con la quale si definisca risolto il contratto di locazione e che quindi si proceda allo sfratto dell’inquilino moroso.
Qual è l’errore comune durante la procedura di sfratto dell’inquilino moroso?
Molte volte si pensa di essere totalmente dalla parte della ragione per questo si iniziano ad attuare procedure che possono danneggiare la permanenza del soggetto all'interno dell’abitazione.
Questo si verifica soprattutto a causa dei tempi abbastanza lunghi per l’attuazione del procedimento di sfratto. I tempi sono di circa 3 mesi distribuiti secondo questa modalità:
- 1 mese. Il tempo che deve decorrere per la richiesta di una prima udienza con il Giudice.
- Tra i 2 e i 3 mesi per richiedere l’effettivo sfratto anche da parte dell’Ufficiale Giudiziario.
Il distacco utenze inquilino moroso: una procedura da fare con cautela
La tentazione più grande per il padrone di casa è quella di provvedere al distacco utenze per l’inquilino moroso. In questo modo si cerca di creare una situazione di disagio per l’inquilino. Ma è legale?
La Cassazione si è pronunciata in merito e ha dichiarato che qualunque padrone di casa che proceda al distacco utenze inquilino moroso commette un reato che prende il nome di “esercizio arbitrario delle proprie ragioni”. Tale fattispecie rappresenta un delitto. Infatti, pur avendo la possibilità di ricorrere ad un giudice, si decide di esercitare violenza (il distacco delle utenze viene visto come tale) o si minaccia di procedere ad un determinato comportamento.
Il rischio è quindi quello di incorrere in un procedimento penale. In questo caso il padrone può incorrere in una querela da parte dell’inquilino e costretto a pagare anche una multa che può raggiungere la cifra di 516 euro. Non crediamo sia conveniente!
Quando il distacco utenze inquilino moroso da parte del fornitore di energia è illegale?
Abbiamo parlato finora di inquilino moroso e distacco utenze, ma ci sono altri casi in cui la disattivazione dell’energia risulta essere illegale. Parliamo del caso in cui il distacco avvenga da parte di un fornitore. Nel caso in cui un utente non provveda al pagamento dell’energia come stabilito nel contratto di fornitura per un periodo prolungato il gestore può provvedere a staccare la fornitura.
L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha disposto, però che risulta illegittimo il procedimento del distacco utenze inquilino moroso nel caso in cui non avvenga una comunicazione da parte del fornitore con un normale preavviso.
Per questo il distacco della fornitura di energia sarà legittimo solo se decorrono 20 giorni dalla ricezione della lettera di messa in mora e da li si può procedere all’invio della comunicazione per ottenere la chiusura della fornitura di energia.