Il contratto di fornitura di energia: Luce e Gas
Una volta scelto il fornitore più adeguato alle nostre esigenze non resta altro che procedere alla firma del contratto di fornitura. In linea di massima sarebbe tutto corretto se non fosse che ogni contratto può nascondere delle insidie, per questo è buona prassi conoscere bene cosa si sta procedendo a firmare e quali sono gli aspetti su cui ci si deve soffermare. Sommario:
r />Il contratto di fornitura di energia: cos'è?
Ma cos'è un contratto di fornitura di energia ? Rappresenta un accordo tra due soggetti, il venditore, che rappresenta il soggetto erogatore del servizio di energia, e il consumatore che è il soggetto che gode di tale servizio tramite corrispettivo in denaro. La liberalizzazione del mercato ha determinato la nascita del mercato libero, in questo modo i clienti sono liberi di scegliere il proprio fornitore di energia di stipulare il contratto di fornitura preferito.
In questo contesto ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha il compito di tutela del mercato in modo che tutte le transazioni che avvengono all'interno siano rispettose della concorrenza e della corretta ed efficiente diffusione dell’energia.
Le condizioni pre contrattuali di un contratto di fornitura
Ogni accordo che viene stipulato prevede delle informazioni precedenti che devono essere rispettate per fare in modo che il venditore informi, in maniera corretta, il cliente finale. All'interno dell’offerta, infatti, è importante indicare:
- Il prezzo a cui è soggetto il servizio.
- I costi legati al suo avviamento.
- I tempi di esecuzione e di durata.
- Spese eventuali che sono a carico del consumatore finale.
- Le modalità che devono essere rispettate per poter procedere al recesso.
- Come verranno misurati i consumi di energia.
Solo dopo che verranno stabilite queste voci si potrà procedere alla sottoscrizione del contratto di fornitura di energia .
Contratto di fornitura: dati dell’intestatario
La parte iniziale di qualunque contratto prevede l’introduzione dei dati anagrafici del soggetto che usufruirà della fornitura di energia. È importante considerare che i dati dovranno essere collegati alla tipologia di intestatario. Se parliamo di un utente non domestico dovremo prendere in considerazione ulteriori voci come la Partita Iva e il rappresentante legale. Può capitare che al momento della sottoscrizione del contratto di fornitura non si abbia in possesso la residenza dell’indirizzo per la quale è necessaria l’utenza. In questo caso sarà possibile comunicare in un secondo momento al fornitore il cambio avvenuto. Nel caso l’utenza però risulti essere attiva, e che quindi si stia facendo una voltura, vanno anche identificati i dati del precedente intestatario del contratto.
Utenza Domestica | Utenza NON Domestica |
Nome e Cognome | Ragione Sociale |
Codice Fiscale | Partita Iva o Codice Fiscale |
Indirizzo di Residenza Anagrafica | Indirizzo della sede legale |
- | Dati Rappresentante Legale |
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Contratto di fornitura: i dati della fornitura
In caso di un normale allacciamento dell’energia allora, non essendo presente il contatore, saranno necessari solo i dati relativi all'intestatario. Può capitare però, e anche molto spesso, che il contatore sia già presente. E cosa facciamo in questo caso? Oltre ai dati dell’intestatario sarà importante inviare anche la documentazione relativa alla precisa utenza, infatti, in un caso di un condominio per esempio, può capitare che ci siano più contatori per uno stesso indirizzo. Di quali dati stiamo parlando?
- Il codice POD. Rappresentato da delle cifre che iniziano sempre con “IT”. In alternativa al questo è possibile fornire il Codice Cliente che è presente sul display del contatore elettronico.
- Il codice PDR;
- L’indirizzo.
- La tensione di fornitura. Nei clienti domestici parliamo sempre di bassa tensione, BT(220/230). Nel caso in cui prendiamo in considerazione una prima attivazione va considerata la potenza del contatore che dovrà essere legata alle caratteristiche della casa. Nel caso si parli di una riattivazione del contratto allora l’attivazione verrà fatta alla potenza precedente che, in un secondo momento, potrà essere cambiata.
- Il distributore locale. Questo dato dipende dalla zona che stiamo considerando in quanto cambia a seconda della località in cui ci troviamo.
- La destinazione d'uso della fornitura.
- La tipologia di trattamento fiscale a cui siamo soggetti.
Altri dati da considerare con il contratto di fornitura
All'interno del contratto di fornitura di energia vanno presi in considerazione anche i dati relativi all'immobile in cui si sta procedendo all'attivazione dell’energia. Per la stesura, infatti, saranno importanti i dati catastali come la tipologia d’immobile. Questi elementi sono facilmente reperibili all'interno dell’atto del rogito dell’acquisto della casa. In caso di pagamento attraverso conto corrente è fondamentale indicare anche i dati relativi al conto bancario (Intestatario conto bancario, IBAN, BIC).
Documenti da allegare al contratto di fornitura
Essendo un contratto ci sono alcuni documenti da dover allegare in modo da accertarne la validità. Nel caso del contratto di fornitura è necessario provvedere all'invio di quest’ultimo con alcuni documenti in allegato:
- Fotocopia del documento d’identità.
- Dichiarazione che certifichi il reale possesso dell’abitazione nella quale viene effettuato il contratto di fornitura (subentro).
- Dichiarazione sostitutiva di notorietà per la regolarità edilizia dell’immobile (allacciamento).
- Autocertificazione residenza anagrafica.